La sessa

Nel loro passaggio le perturbazioni agiscono sulla marea a Venezia in modo repentino, una sorta di stimolo impulsivo, noto con il nome di "storm surge" in seguito al quale l’Adriatico, a causa della forma del bacino, si comporta come una cavità risonante. Al cessare dell’impulso iniziale rimane una situazione perturbata del livello marino, che si manifesta con una serie di oscillazioni longitudinali e trasversali, dette sesse, la cui ampiezza tende a smorzarsi nel tempo. L’oscillazione fondamentale ha un periodo caratteristico di 21- 22 ore circa; ve ne sono poi di secondarie la più importante delle quali ha un periodo di circa 11 ore. Di esse bisogna tener conto in sede di previsione della marea. Accade infatti in modo abbastanza frequente che nei giorni successivi ad uno "storm surge", pur con pressione atmosferica in aumento ed in assenza di vento, grazie allo sfasamento di quasi tre ore tra la periodicità astronomica della marea (oltre 24 ore) e la sessa (circa 21-22 ore), l’oscillazione possa trovarsi in fase con il massimo di marea astronomica e produrre acqua alta, in alcuni casi con massimi superiori a quello verificatosi durante lo storm iniziale.